Archivi categoria: CONVEGNI

“Fondazione Mario Novaro 1983-2023. La rondine vola da 40 anni”

“Fondazione Mario Novaro 1983-2023. La rondine vola da 40 anni”

La Fondazione Mario Novaro festeggia i suoi 40 anni di vita con un Convegno dal titolo “Fondazione Mario Novaro 1983-2023. La rondine vola da 40 anni”. Il convegno si terrà il 21 settembre dalle 10 alle 18 presso la Biblioteca Universitaria di Genova, Via Balbi 40.  Il convegno passa in rassegna l’intensa attività di ricerca e promozione culturale svolta in questi quattro decenni e le nuove prospettive che la Fondazione intende perseguire in futuro mettendo in valore i suoi ricchi materiali bibliotecari e d’archivio.

Com’è noto, il patrimonio culturale della Fondazione si basa in origine sull’archivio della pionieristica attività della famiglia degli imprenditori e intellettuali onegliesi Mario e Angiolo Silvio Novaro; un’eredità raccolta e sviluppata dall’architetto Maria Novaro, nipote di Mario e fondatrice e presidente della Fondazione. Decisive sono state dal 1990 la presenza e le iniziative di ricerca, pubblicazione e diffusione culturale svolte all’interno della Fondazione dal noto critico cinematografico e studioso dei media Claudio Bertieri, scomparso nel 2021. Il suo fondo archivistico, conservato in Fondazione, costituisce una preziosa testimonianza della vita culturale dell’intera storia della Repubblica. 

Al Convegno contribuiscono studiosi di letteratura, esperti di comunicazione d’impresa, storici dell’arte, del teatro, del cinema e della pubblicità. Le loro relazioni riflettono l’ampia gamma di interessi e opportunità che fanno della Fondazione Mario Novaro uno dei più importanti centri italiani per lo studio della letteratura, dell’immagine, dei media e della cultura, ligure, italiana e internazionale.

Mario Novaro filosofo

Mario Novaro filosofo

Convegno di studi
Sala dei Chierici, Biblioteca Civica Berio
Genova, venerdì 16 e sabato 17 dicembre 2022

Con questa nuova iniziativa, la Fondazione Mario Novaro intende indagare e approfondire il rapporto del suo eponimo con la sua prima passione: la filosofia.

Durante il convegno gli scritti filosofici del direttore de «La Riviera Ligure» saranno affidati a importanti studiosi che ne analizzeranno tutti gli aspetti.

Venerdì 16 dicembre, dalle ore 15,30, dopo i saluti e l’introduzione dell’architetto Maria Novaro, Presidente della Fondazione Novaro, il professore Andrea Aveto dell’Università di Genova modererà la prima delle due mezze giornate, che vedrà coinvolti Alberto Cavaglion (Università di Firenze) che ripercorrerà gli anni di formazione a Berlino e a Vienna; Mariangela Priarolo (già Università Ca’ Foscari di Venezia) che leggerà gli scritti dedicati a Malebranche e Elena Decesari (giovane germanista alla quale si deve, nel volume, la prima traduzione italiana della monografia in tedesco su Malebranche) che parlerà invece del tedesco di Novaro.

Dalle ore 9,30 di sabato 17 dicembre il convegno, presieduto da Veronica Pesce (Università di Genova), proseguirà con gli interventi di Fabio Minazzi (Università dell’Insubria di Varese) che valuterà nella prospettiva della filosofia della scienza la visione filosofica di Novaro, del sinologo Luca Pisano (Università di Genova) che si occuperà delle traduzioni di Zhuangzi e dell’importante introduzione che Novaro premette a esse e di Paolo Zoboli (italianista, socio corrispondente della Accademia Ligure di Scienze e Lettere) che parlerà di poesia e filosofia nei Murmuri ed echi.

Le relazioni saranno intervallate da letture di brani dell’autore (lettere, passi degli scritti filosofici, traduzioni da Malebranche e da Zhuangzi, poesie tratte da Murmuri ed echi) a cura di Maria Comerci.

Il convegno è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Genova.

Ingresso gratuito – posti limitati.
Si consiglia la prenotazione su bibliotechedigenova.it/berio nella sezione eventi.

PROFESSIONE SPETTATORE: Claudio Bertieri

PROFESSIONE SPETTATORE: Claudio Bertieri, una carriera straordinaria

Genova, Biblioteca Universitaria, Sala da ballo, 20 settembre 2022

Martedì 20 settembre 2022, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 97.mo compleanno, la Fondazione Mario Novaro desidera ricordare la figura di Claudio Bertieri, scomparso il 6 dicembre 2021, che della Fondazione è stato per trent’anni attivissimo membro del Consiglio di Amministrazione.

Profondo conoscitore della storia del cinema e del fumetto, cultore eclettico e instancabile di tutto quanto riguarda il mondo dell’immaginario e della comunicazione visiva, nel corso della sua lunga vita Claudio Bertieri ha svolto una intensa attività critica e saggistica per quotidiani, riviste, enciclopedie, enti culturali e istituzionali. Tra i fondatori del Salone del Fumetto di Lucca, ha curato un numero infinito di volumi, diretto festival internazionali, ordinato mostre personali, antologiche e tematiche, spaziando dal cinema ai comics, al teatro, all’arte visiva, allo sport. Più volte membro di giurie nazionali e internazionali, ha realizzato volumi di prestigio per la grande industria, tenuto corsi universitari sull’immagine, ideato e diretto programmi televisivi per la Rai. In riconoscimento della sua poliedrica attività e del suo valore di studioso, nel 2002 ha ricevuto dall’Università degli Studi di Genova la laurea honoris causa in Scienze della Formazione.

Per la Fondazione Mario Novaro, in particolare, Bertieri è stato per tre decenni fondamentale punto di riferimento culturale e inesauribile fonte di documentazione storica, non solo attraverso il suo ordinatissimo archivio ma anche grazie alla sua formidabile memoria e al suo pensiero autonomo e anticonvenzionale. Non ha mai smesso di lavorare, leggere, collaborare con amici, colleghi e istituzioni, sempre pronto a consigliare, guidare, aggiungere informazioni e punti di vista utili alla comprensione delle realtà culturali contemporanee, con generosità, intelligenza e originalità.

Per ricordarlo, si riuniranno in questa occasione diversi uomini di cultura che con lui hanno condiviso negli anni attività espositive e imprese editoriali nei rispettivi settori di intervento. Ripercorrendone la lunga e straordinaria carriera, a partire dal 1947 sino ai suoi ultimi giorni, saranno nell’ordine lo storico del teatro Eugenio Buonaccorsi, i critici e storici del cinema Aldo Viganò e Renato Venturelli, lo storico del lavoro e della cultura d’impresa Ferdinando Fasce, il critico e storico dell’immagine Ferruccio Giromini, il visual designer ed esperto in comunicazione Marco Vimercati, il giornalista ed esperto in comunicazione aziendale e sport Riccardo Grozio. Concluderà un particolare ricordo personale da parte della fotografa Anna Maria Guglielmino.

L’incontro sarà brevemente introdotto dall’architetto Maria Novaro, Presidente della Fondazione Novaro, dal Direttore della Biblioteca Universitaria Paolo Giannone, dall’Assessore del Comune di Genova Francesca Corso e dal Segretario generale della Fondazione Diego Russo.

Grazie a tutti gli interventi, sarà possibile ripercorrere non solamente la vita e l’opera di Claudio Bertieri, ma tre quarti di secolo di cultura dell’immagine e dello spettacolo in Italia.

In apertura dell’incontro verrà proiettato il documentario PROFESSIONE SPETTATORE, prodotto dalla Fondazione Mario Novaro e diretto da Ferruccio Giromini, con la collaborazione di tutti gli amici ed esperti sunnominati.

L’UOMO CHE SORRISE A BRASSENS

L’UOMO CHE SORRISE A BRASSENS

Elio Lanteri, un autore regalmente marginale

San Biagio della Cima, Centro Polivalente “Le Rose” e Imperia, Biblioteca Civica, 9-10 novembre 2018

Organizzato dalla Fondazione, con il patrocinio di Regione Liguria, il convegno ha riportato l’attenzione sulla figura e l’opera di Elio Lanteri, un autore, “marginale” nella sua stessa terra, l’estremo ponente ligure. Nato a Dolceacqua nel 1929, e vissuto a Costa d’Oneglia, è stato l’autore di due soli romanzi: La ballata della piccola piazza (pubblicato nel 2009, ma scritto molti anni prima) e La conca del tempo (edito postumo nel 2012). Nell’occasione sono stati ristampati e riuniti in un unico volume (Romanzi di frontiera) i due testi e presentato il video L’uomo che sorrise a Brassens, che ripercorre la vita, i luoghi, le parole, le amicizie di Lanteri.

TONDO D’ERBA

TONDO D’ERBA

Mario Novaro: 150 anni dalla nascita

Genova, Università degli Studi, DIRAAS, 25 settembre 2018

Da regista dei poeti, quale direttore di La Riviera Ligure, a poeta in prima persona il passo di Mario Novaro fu breve e forse inevitabile; e così, dopo i libri di filosofia, alcune prose e qualche rara recensione uscita sulla sua rivista, nel 1912 pubblicò Murmuri ed echi, il suo primo libro di poesie che resterà anche l’ultimo. La plaquette, intitolata Tondo d’erba, come una delle poesie di quella raccolta, ad una scelta di disegni di natura e paesaggio, da lui stesso realizzati, su cartoline postali, che inviava al figlio Guido, ufficiale degli Alpini al fronte, durante la Grande Guerra, abbina versi ripresi da Murmuri ed echi.

GIOVANNI BERIO, IN ARTE LIGUSTRO

GIOVANNI BERIO, IN ARTE LIGUSTRO

Genova, Biblioteca Universitaria, 10 aprile 2018

Le iniziative in memoria di Giovanni Berio, in arte Ligustro, maestro della xilografia scomparso nel 2015, al quale la biblioteca di Imperia ha dedicato una sala, sono proseguite, dopo la chiusura della mostra “Ligustro… questo sconosciuto”, con un convegno che ha voluto ricordare chi scherzosamente amava definirsi “xilopoetografo” e contribuì alla riscoperta delle antiche tecniche giapponesi di incisione Nishiki-E. Durante la manifestazione, anch’essa parte del progetto “Premio Giovanni Berio”, è stata donata alla Biblioteca Universitaria copia digitale dell’archivio dell’artista.

MI ASPETTAVI NEL TEMPO…

MI ASPETTAVI NEL TEMPO…

Lettere a Bruna di Giuseppe Ungaretti

Savona, Fortezza del Priamar, Sala Sibilla, 18 novembre 2017

Alla presenza di Bruna Bianco, Maria Novaro, Milly Coda, Silvia Bottaro e Silvio Riolfo Marengo, hanno animato la tavola rotonda organizzata per la presentazione del volume che raccoglie le lettere inviate da Ungaretti a Bruna tra il 14 settembre 1966 e il 14 aprile 1969. I due si conobbero in Brasile, nell’hotel di San Paolo dove Ungaretti era stato invitato a tenere una conferenza. La Bianco, laureata in giurisprudenza, scriveva poesie e voleva farle leggere a uno scrittore vero. Con lo scartafaccio sottobraccio si presentò a Ungaretti e gliele porse. Il volume è stato successivamente presentato a Genova e a Sao Paulo in Brasile.

I MIEI AMICI DI QUI

I MIEI AMICI DI QUI

Porto Maurizio, Istituto di Istruzione Superiore “G. Ruffini”, 29 maggio 2017

Organizzata dalla Fondazione, la tavola rotonda sull’opera di Giovanni Boine nel centenario della morte, prende il nome da uno dei Frantumi (i suoi componimenti editi per la prima volta postumi, a cura degli amici, nel 1918), dedicato dallo scrittore ligure all’amico Angelo Saglietto, detto il “Sofo” e, in generale, a tutti gli altri amici portorini e onegliesi. L’Istituto ospitante è stato scelto in quanto ‘erede’ dell’ottocentesco Regio Istituto tecnico di Porto Maurizio, nel quale il giovane scrittore fu supplente di storia dall’aprile al maggio del 1916, ad appena un anno dalla morte. Hanno animato l’incontro Maria Novaro, Ito Ruscigni, Marino Magliani e Fabio Barricalla.

UNA CITTÀ IN CIMA AL MONDO

UNA CITTÀ IN CIMA AL MONDO

arti e avanguardia nella Genova dei ’60 e ’70

Genova, Foyer del Teatro della Corte, 4 maggio 2017

L’inaugurazione della mostra “Altre scene”, ha favorito lo sviluppo di un incontro a più voci per mettere a fuoco la vitalità di Genova in vari settori della cultura e dell’arte, negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Alcune gallerie d’arte si aprivano a pionieristiche scoperte (Pop Art, Arte Povera), nascevano riviste letterarie di punta (Marcatré) e circolavano scritture non normalizzate (Edoardo Sanguineti), il cinema cercava di rifondare le sue pratiche grazie a filmmakers irrispettosi della logica commerciale, infine la musica con Luigi Nono, Luciano Berio, Gino Paoli e Fabrizio De André bussava a una modernità eterodossa. Si trattava di una ventata di creatività sovversiva, di idee irregolari dalla durata però effimera.