Archivio

Fondo Giribaldi

Biografia

Alessandro Giribaldi nasce il 4 novembre 1874 a Porto Maurizio (Imperia). Negli anni universitari, a Genova, Giribaldi stringe amicizia con i fratelli Baratono, Adelchi e Pierangelo. Nel 1897 fonda con quest’ultimo la rivista «Endymion», della quale è direttore. Pure di breve durata, l’esperienza della rivista individua Giribaldi come esponente dei simbolisti liguri, composto, tra gli altri, dai fratelli Baratono, Mario Malfettani, Alessandro Varaldo. 

Nel 1897 Giribaldi, insieme a Mario Malfettani e Alessandro Varaldo, pubblica Il primo libro dei trittici (Bordighera), una raccolta di trentanove sonetti suddivisi in tredici trittici, che desta l’attenzione di Gian Pietro Lucini, da quel momento corrispondente e sodale di Giribaldi.

Tra il 1897 e il 1898 pubblica sulla rivista «Iride» una serie di articoli sulla poesia italiana contemporanea, caratterizzati dalla verve polemica e caustica. Negli stessi anni scrive per diversi giornali, tra cui «Il Secolo XX», «Il Giornale del Popolo», «L’Idea Liberale» e «La Domenica letteraria», «Vita Nova» (1902-1904).

Durante una rissa, avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 agosto del 1903, a Genova, Giribaldi uccide accidentalmente un commerciante; viene dunque arrestato e trascorre dieci mesi nel carcere di Marassi. Durante la detenzione Giribaldi scrive I canti del prigioniero, una raccolta di versi che esce postuma, nel 1940, insieme ad altri componimenti redatti negli anni Novanta dell’Ottocento, accompagnata da una presentazione di Adelchi Baratono.

Dal 1904 in poi, uscito di prigione, si dedica alla carriera di ufficiale nelle capitanerie di porto, intrapresa nel 1896; prestò servizio a Santa Margherita (1905), Camogli (1907), Chiavari (1911), Salerno (1919), Chioggia (1920).

Nel 1925 si ritira con la moglie, Attilia Rosso, a Chiavari, dove muore il 13 gennaio 1928.

Giribaldi muore a Chiavari il 13 gennaio 1928.

Il fondo archivistico

Il Fondo Alessandro Giribaldi è composto dalle seguenti serie: Corrispondenza (tra gli interlocutori, Gian Pietro Lucini, Angiolo Silvio Novaro, Alessandro Varaldo); Testi (40 unità documentarie: manoscritti, dattiloscritti e a stampa di poesie, indici, quaderni, datati tra 1897-1911); Atti giuridici; Documenti di studio e lavoro; Fotografie di Giribaldi. 

Il Fondo Alessandro Giribaldi è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria il 27 agosto 2019.