FONDO GAMBETTA

FONDO GAMBETTA

Complesso archivistico

Il fondo Gambetta Mimma si articola in 5 serie documentali:

  • corrispondenza: fascc. 13 (comprendenti docc. 123)
  • opere grafiche: fascc. 2 (comprendenti docc. 125)
  • testi: fasc. 1 (comprendente docc. 3)
  • rassegna stampa: fasc. 1 (comprendente doc. 1)
  • fotografie: fasc. 1 (comprendente doc. 11)

Inventario

Biografia

Mimma Gambetta nel 1965, fotografia tratta dal volume “Mimma Gambetta: i segni della vita, la vita dei segni”, Genova : Sagep, 2012. Archivio fotografico famiglia Torcello

Mimma Gambetta nasce ad Albisola il 21 settembre 1919 e fin dall’infanzia disegna sebbene il padre Mario, un affermato pittore, ceramista ed incisore non apprezzerà né appoggerà mai la sua creatività. Il lavoro del padre permette a Mimma Gambetta di conoscere e frequentare numerosi illustri artisti.
A undici anni, nel 1932, Mimma Gambetta con pochi scarti di tempera dipinge la sua camera. In una sola notte rappresenta ventitré figure nude a grandezza naturale e altre più piccole, tutte afferenti al mondo pagano e dei miti.
Nel 1933, quando Mimma Gambetta ha solo 14 anni, si tiene la sua prima e unica mostra personale allestita da Carla Albini dove vengono esposti 30 disegni eseguiti da Mimma Gambetta fra i sei e i dodici anni.
Dopo la guerra riprende l’attività artistica e ne nasce, nel 1965, la raccolta di disegni intitolata “Figure: vagabondaggi grafici”, con la presentazione di Camillo Sbarbaro.
Nel 1973 pubblica sulla rivista “Resine” il diario di viaggio “Ottobre spagnolo” con lo pseudonimo Martino Galaverna, nel 1987 pubblica la raccolta di disegni “Terme” e nel 1993 “Visti dall’angolo”, raccolta di ritratti e ricordi a proposito di Sbarbaro, Martini, Barile e Rodocanachi.
Muore ad Albisola il 14 dicembre 2000.

(Per maggiori informazioni consultare l’inventario)