Mario Novaro
Mario Novaro (Diano Marina 1868 Ponti di Nava 1944) compie studi universitari a Vienna e Berlino, laureandosi in filosofia nel 1893 nellUniversità tedesca con una tesi su Malebranche.
Due anni dopo consegue la laurea anche allUniversità di Torino e pubblica i suoi primi scritti: Lettera a Simirenko (1890), La teoria della causalità in Malebranche (1893), Il Partito Socialista in Germania (1894), Il concetto di infinito e il problema cosmologico (1895). La formazione tedesca, le lezioni di economia politica di Wagner, il legame con Gustavo Sacerdote, ebreo piemontese trapiantato a Berlino e corrispondente di giornali socialisti italiani, nonchè i rapporti con lambiente torinese formano un significativo quadro dei contatti culturali e politici di Novaro.
Stabilitosi a Oneglia (oggi Imperia), diventa assessore comunale per il giovane partito socialista e, dopo un breve periodo di insegnamento nel locale liceo, si inserisce con i fratelli nellindustria olearia di famiglia intestata alla madre Paolina Sasso. Questa attività non gli impedisce di continuare a coltivare interessi letterari e culturali attraverso la direzione di "La Riviera Ligure", ledizione di Pensieri metafisici di Malebranche (1910), della raccolta di poesie Murmuri ed echi (1912, poi rielaborata in cinque successive edizioni), e di Acque dautunno del taoista cinese Ciuangzé (1922). Successivamente cura la pubblicazione delle opere dellamico e collaboratore Giovanni Boine (1921 e 1938/39) e Alcune lettere inedite di Giovanni Pascoli (1934) a lui indirizzate durante il periodo di "Riviera".
Bibliografia
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